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lunedì 29 febbraio 2016

CASERA PRAMOSIO (UDINE) 19/7/15

E' una giornata afosa e decidiamo di salire in alto, in quota, per sfuggire al caldo torrido e di godere di temperature fresche, attraversando, con un percorso decisamente remunerativo, il comprensorio della Creta di Timau, baluardo roccioso appartenente alle Alpi Carniche, che chiude l'Alta Valle del But, ormai a ridosso della frontiera con l'Austria. Conosco bene queste zone, cui sono particolarmente affezionato, per cui so che sarà senz'altro un'escursione da favola. Partiamo da Pramosio, che tempo addietro avevo raggiunto a piedi partendo da Timau seguendo il cammino delle Portatrici Carniche; tocchiamo rapidamente Casera Malpasso, ove venne colpita a morte Maria Plozner Mentil, assurta ad emblema del sacrificio, della caparbietà e della fatica delle Portatrici Carniche, quindi, seguendo un tracciato militare perveniamo all'idilliaco Lago Avostanis, sito in posizione estremamente suggestiva.
C'inerpichiamo lungo una spalla erbosa, diretti verso la Creta di Timau, baluardo imprendibile a quota m 2217 s.l.m.. Durante la salita, lungo un tracciato che sale progressivamente e senza strappi, segno evocativo della sua realizzazione a scopo militare, stupende sono le vedute aeree su Timau e la Valle del But. In vetta un freddo vento ci sferza ed, osservando la piccola croce di vetta, realizziamo immediatamente dei fulmini e della spessa coltre di neve, cui queste montagne sono soggette! Sarà sorprendente osservare da una
 prospettiva differente il versante austriaco delle Alpi Carniche con il Polinik, il Rauchkofel, le vette confinali e la Casera Palgrande di Sopra. Ridiscendiamo dalla cima lungo un sentiero che corre sul filo di cresta con vedute eccezionali, passando per i resti di trinceramenti, gallerie, ricoveri realizzati con sforzi enormi e disumani patimenti negl'anni della Grande Guerra. Non incontreremo più nessuno durante il nostro lungo cammino. Sarà emozionante trovarsi dinanzi al filo spinato lasciato lassù dai combattenti, vedere le opere difensive. osservare, come a 100 anni di distanza questa zona sia oggi una delle più integre ed ambientalmente preziose della Carnia. Puntiamo alla sella alla base della Cima Avostanis/Blaustein, ove corre il confine di Stato con l'Austria e sarà altrettanto evocativo osservare le griglie in fero ormai arrugginito, che raccontano della realizzazione di questi camminamenti ad opera dei battaglioni quassù dislocati. Il tempo peggiora rapidamente: la Creta di Timau è avvolta dalle nuvole temporalesche ed il lago ha assunto un aspetto freddo, poco invitante. Scendiamo velocemente verso Pramosio, ma prima vogliamo, da ingordi escursionisti ed appassionati di queste "terre alte", portarci all'erboso Passo Pramosio, altro valico di frontiera con l'Austria: ruderi di un villaggio di guerra evocano impressionabilmente le memorie e gli asperrimi combattimenti di quella drammatica stagione storica.  
La Casera Pramosio non dista moltissimo, oramai. Scenderemo, accompagnati nell'ultimo breve tratto da una pioggia incessante e dal freddo vento da N, sino al complesso malghivo, dove ci rifocilleremo con un buon frico e ci tratterremo quanto più potremo nell'abbraccio di queste storiche montagne!
Buon cammino,
Giuliano








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