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mercoledì 31 agosto 2016

TOLMIN (SLOVENIA) 25/1/15
Insospettabili testimonianze belliche si celano nei boschi del Mengore, l'altura della Valle dell'Isonzo non lontana da Tolmin e teatro di epici scontri tra le truppe asburgiche e quelle grigioverdi, che si contesero sanguinosamente queste terre cento anni fa. Sentieri appartati consentono d'inoltrarsi nella selva e di raggiungere interessanti testimonianze, che "raccontano" anche degli stratagemmi escogitati dai militari, per sopravvivere in un terreno così inospitale. Il Mengore, però, non è soltanto guerra: la vetta della cima prealpina ospita una chiesa, recentemente restaurata, sulla cui facciata una targa fa riportare il pensiero a 300 anni fa, allorquando queste zone vissero la riottosa Rivolta dei Contadini Tolminotti, soffocata nel sangue, a Gorizia, all'inizio dl Settecento.
Borgate semplici e silenziose sorgono ai piedi del Mengore, da cui ci si allontana vieppiù, rasentando una zona di villeggiatura estiva e raggiungendo l'Isonzo, che scorre turchese, insinuandosi tra le vette circostanti. Tolmin è un centro storico, sorvegliato dai ruderi di un castello millenario, che sorge alla confluenza del Torrente Tolminka nell'Isonzo. Case popolari, una chiesa ed il Palazzo dei Coronini ne caratterizzano il tessuto. Vecchi mulini e segherie, oggi abbandonati, sorgono lungo la Tolminka, che scorre prossima la raccolto e commovente cimitero di guerra, ove riposano i caduti asburgici feriti mortalmente sulle montagne circostanti. La natura con le sue splendide architetture, i vivaci colori e la perenne curiosità scatenata dallo scorrere dell'acqua in una gola, costituisce l'ultimo richiamo di questo affascinante itinerario: le Gole della Tolminka, con il susseguirsi di pontili, scale intagliate nella roccia, gallerie e belvedere, non dovrebbero essere tralasciate, cosiccome la spettacolare visione d'insieme dall'ardito Ponte del Diavolo, sopra alla forra. L'antica e stretta strada carrozzabile che sale alle frazioni sparse di Cadrg è quella tuttora percorsa dai malgari e dai casari, che, in quota, producono il saporito formaggio di Tolmin, degno coronamento a questo appagante giro!
Buona camminata,
Giuliano.





















giovedì 18 agosto 2016

SAN FLORIANO DEL COLLIO (GORIZIA) 12/4/15

In diverse altre occasioni ho visitato queste terre alle porte di Gorizia, la "Nizza Asburgica", città a me molto congeniale ed alla quale sono affezionato: visite culturali, escursionistiche, di piacere e di studio.
"Castelli Aperti" è una manifestazione culturale, che ha luogo 2 volte all'anno e che prevede la possibilità di visitare dimore, castelli e fortificazioni del Friuli e dell'Isontino, altrimenti preclusi al pubblico. Stavolta decidiamo di visitare il Castello Formentini, sito nel punto più alto di San Floriano del Collio, piccolo villaggio all'ombra del Monte Sabotino a ridosso della frontiera con la Slovenia e duramente colpito dai bombardamenti durante la Grande Guerra, mentre, nel pomeriggio, ci sposteremo a Capriva del Friuli, per visitare il Castello di Spessa.
Da pochi mesi, inoltre, c'è la possibilità di visitare una novità naturalistica a Gorizia: si tratta del Giardino Viatori, posto presso il Parco di Piuma, lungo il Fiume Isonzo, dove, data anche la stagione, davvero sorprendenti saranno le fioriture coloratissime delle piante sapientemente raccolte e coltivate dapprima dal proprietario e, poi, dagli attuali gestori del sito. Non perdiamo, dunque, l'occasione per trascorrere la giornata tra i fiori, le piante ed gli antichi manieri, autentici gioielli che impreziosiscono un territorio celebre per i suoi vini, ma sconosciuto ai più, purtroppo.
Al solito, ci attarderemo oltremodo e termineremo la nostra giornata piacevolmente assaporando una gustosa gastronomia collinare in un rustico locale sul confine, inebriati dai profumi e dai colori delle piante del parco.
Seguite i nostri passi e buona visita!
Giuliano.-